Progetto - Costruzione - Messa in opera
Presentazione
Presepe artistico in Cappella Sistina in Vaticano
ideato e creato da Giuseppe Passeri ed Eva Antulov
Santo Natale 2022
Il 5 dicembre scorso Mons. Diego Giovanni Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, ha benedetto il presepe in Cappella Sistina nei Musei Vaticani. Pur essendo stata una funzione dettata dalla semplicità e spontaneità, tutti i presenti hanno potuto assaporare un’atmosfera festosa e gioiosa nello spirito dell’avvento, accentuata anche dalle note musicali suonate dall’organo papale.
Il presepe allestito sotto gli affreschi di Michelangelo, Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Rosselli e Signorelli, è stato ideato e creato dagli artisti Giuseppe Passeri ed Eva Maria Antulov ed è il loro quarto presepe nel tempio dell'arte qual è la Cappella Sistina.
Quest’anno i due artisti del presepe in Cappella Sistina hanno scelto come tema filosofico e spirituale la “Luce”. La luce che è contrapposta alle tenebre, ossia a coloro che non aprono il loro cuore nell’accogliere quel Bambino che la Vergine Maria dà alla luce (cfr. Mt 1). In quel magico momento storico della nascita di Gesù, di Colui è la luce vera che porta grazia e vita, questa luce è riflessa negli Angeli. Precedentemente, infatti, un Angelo appare alla Vergine di Nazareth per annunciare la grazia dello Spirito Santo che scenderà su di Lei e poi un Angelo appare a San Giuseppe nel sogno per dirgli che il mistero che lui non riesce a comprendere viene da Dio e gli rivela il nome del Salvatore: Gesù (cfr. Mt 1). In fine, non solo un Angelo, ma una moltitudine di Angeli appare ai pastori (cfr. Lc 1), a coloro che sono ben disposti ad aprire la loro mente e la loro vita al Salvatore. In tal modo, dunque, sono proprio loro l’esempio di come trovare la luce della nascita di Dio che cancella il buio del mondo (cfr. omelia di San Giovanni Paolo II, 24 dic 1980).
Il presepe esposto è in stile partenopeo di fine ‘700 ed è presentato come se fosse uno sguardo da una finestra sulla vita quotidiana delle persone. Lo stile, infatti, permette ai due artisti di esprimere non solo l’arte nel creare le singole scene con estro, fantasia, giocosità e colori, ma anche di narrare il simbolismo che ogni parte del presepe partenopeo cela.
Con passione e dedizione è stata creata una scenografia con materiali utilizzati di prima scelta, tra legno, sughero, stucchi e colla, secondo il progetto dettagliato sviluppato dallo stesso Arch. Comm. Giuseppe Passeri. Sono, soprattutto, i colori prodotti da G. Passeri, grazie alla sua esperienza nel campo pirotecnico e alla sua ampia conoscenza di minerali e pigmenti naturali che danno vita ed espressività al presepe. Colori come il blu del lapislazzuli, la terra di Siena, l’ocra gialla, il giallo indiano e tanti altri ancora sono stati preparati da lui con procedimenti antichi e, ormai, dimenticati e sconosciuti.
Il paesaggio di fondo è un dipinto creato appositamente dalla Dott.ssa Eva Antulov per dare profondità e luce alla scena presepiale. È stata anche sua cura rivestire i personaggi con abiti espressamente studiati e ritagliati da stoffe pregiate provenienti da più parti del mondo.
Per impreziosire il presepe, come nelle edizioni passate sono state inserite all’interno dell’opera dei minerali di pregio, come un raro diaspro rinvenuto nelle isole dell’arcipelago toscano e lavorato dallo stesso Giuseppe Passeri, una bellissima serie di azzurriti rinvenute nella miniera di Alnif a est di Bou-Azzer in Marocco, nonché delle rose del deserto e una rara stalattite di calcedonio cristallizzato trovata a cinquecento metri sotto il livello del mare in una grotta in India.
La realizzazione di quest’opera artistica è durata cinque mesi di lavoro e gli artisti si sono avvalsi dell’aiuto nella ricerca dei materiali e specialmente nella parte tecnica dell’allestimento dell’opera in Cappella Sistina di persone provenienti da diverse parti del mondo. C’è la presenza di un ucraino, una francese, una tedesca, oltre di qualche italiano. Il presepe sarà visitabile nella Cappella Sistina fino al 14 gennaio 2023 con entrata dai Musei Vaticani.